Lo scorso sabato è nata a Roma «La casa comune del centrosinistra italiano». Ad annunciarlo è Giuliano Pisapia, ex sindaco di Milano, leader di Campo Progressista ed ora promotore di una nuova forza politica che riesca a riunire nuovamente il centrosinistra. La manifestazione si è svolta nel pomeriggio, in concomitanza con l’assemblea dei circoli PD tenutasi a Milano. In Piazza Santi Apostoli il numero di partecipanti ha superato le aspettative: presenti in molti per ribadire l’intenzione di voler trovare un’alternativa a sinistra del Partito Democratico.
Hanno aderito all’evento anche personaggi molto noti come Leoluca Orlando, Sabrina Ferilli, Claudio Amendola, Antonio Bassolino e persino la Presidente della camera, Laura Boldrini. Presenti in piazza anche Gianni Cuperlo, il quale ha dichiarato che la sinistra dovrebbe ispirarsi alla nazionale olandese di Johan Crujiff e al suo modello di “calcio totale”. A Roma è giunto per un saluto anche Andrea Orlando, che in un’intervista ha esortato Matteo Renzi a cercare un dialogo con le altre forze di sinistra in vista di una possibile coalizione alle prossime elezioni politiche.
Uno dei grandi attesi dai presenti è stato senza dubbio Pierluigi Bersani, accolto con grande calore da una massa di evidenti nostalgici. «Serve un centrosinistra largo e plurale, politico e civico, con meno non ce la facciamo, con meno possiamo fare solo una nobile testimonianza. Il Pd, e mi spiace dirlo, non è nelle condizioni e nell’intenzione di promuovere un centrosinistra largo perché pensa che si riassuma nel Pd e il Pd si riassuma nel capo, rompendo le radici con una troppo grande parte del popolo. Ecco perché la scelta di oggi di ripartire insieme» ha dichiarato uno dei leader di Articolo 1. L’ex segretario del PD rincara subito la dose attaccando duramente l’attuale segretario, Matteo Renzi: «Insieme facciamo partire oggi una nuova soggettività politica in radicale discontinuità con quello che si è visto in questi anni. Siamo usciti dal partito perché “il tempo non c’era più”. Non abbiamo fatto il vaccino obbligatorio contro l’antirenzismo. Non è che gira tutto intorno alla Leopolda. Noi abbiamo un pensiero: se ne prenda atto».
Sono stati numerosi i temi affrontati in quel pomeriggio in Piazza Santi Apostoli (luogo che rievoca romanticamente i luoghi dell’Ulivo), ma secondo Pisapia le priorità sono fondamentalmente due: lo Ius Soli e maggiori tutele ai lavoratori, dichiarando come l’abolizione dell’articolo 18 sia stata un errore a cui occorre rimediare. Il nodo della questione, tuttavia, sembra riguardare aspetti molto più pratici: comprendere come costruire una forza di sinistra solida e che possa raccogliere un consistente numero di consensi. La domanda che tutti intendono porsi, pertanto, è sempre la stessa: qualcuno riuscirà a riunire davvero tutti il macrocosmo che compone la sinistra italiana?
Francesco Laneri
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