La giornata di domani sarà decisiva per seguire gli sviluppi finali della vicenda inerente l’indipendenza della Catalogna. Il governo da alcune settimane minaccia l’applicazione dell’articolo 155 della Costituzione spagnola, che sospenderebbe il regime giuridico di autonomia previsto dall’ordinamento spagnolo in favore della Catalogna. La disposizione in esame prevede che, ove la Comunità Autonoma leda gli interessi generali della nazione spagnola non ottemperando agli obblighi imposti dalla legge, il governo potrà adottare tutte le misure necessarie a garantire l’adempimento di tali obblighi. Il Presidente Mariano Rajoy da tempo minaccia la sospensione dell’autonomia e da Barcellona è arrivata una risposta decisa, definita da molti inaccettabile.
«Se il governo dello Stato persiste nell’impedire il dialogo e continua la repressione, il Parlamento della Catalogna potrà procedere, se lo ritiene opportuno, a votare la dichiarazione formale di indipendenza che non votò il 10 ottobre» dichiara Puigdemont, presidente catalano. Barcellona non ha gradito l’ultimatum annunciato da Rajoy e nelle prossime ore si potrebbe arrivare all’esito di un conflitto che sembra ormai divenuto insanabile. Nel frattempo, è stato convocato per la giornata di domani un Consiglio dei ministri straordinario. Jordi Tardà, esponente di Esquerra Republicana de Catalunya, uno dei partiti indipendentisti al governo, considera un ricatto il monito proveniente da Madrid e invita l’esecutivo spagnolo a rispettare la volontà dei cittadini che si sono espressi a favore dell’indipendenza. La dura opposizione proveniente dal governo centrale pare stia accelerando una procedura il cui termine sembra essere imminente: la dichiarazione unilaterale di indipendenza.
Le prossime ore saranno quindi decisive e tutto il mondo terrà gli occhi puntati sugli sviluppi degli eventi in questione. L’applicazione dell’articolo 155 della legge fondamentale, però, apre a possibili scenari che andrebbero al di là della semplice negoziazione fra Barcellona e Madrid. Dopo le numerose manifestazioni in piazza e i molti arresti di esponenti di partiti indipendentisti come Jordis, Sànchez e Cuixart, le tensioni risultano sempre più intense. La linea di forte opposizione adottata da Rajoy dinnanzi alle spinte secessioniste ha inasprito i toni del conflitto e la grande decisione della popolazione catalana sembra aver convinto i leader politici guidati da Puigdemont a portare a termine l’opera. Resta adesso da comprendere quali saranno le misure straordinarie adottate dal governo spagnolo e come si concluderà, qualora dovesse concludersi, la procedura che darà luogo alla proclamazione di indipendenza della Catalogna.
Francesco Laneri
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Articoli di proprietà di Voci di Città, rilasciati sotto licenza Creative Commons.
Sei libero di ridistribuirli e riprodurli, citando la fonte.
Ti piacerebbe entrare nella redazione di Voci di Città? Hai sempre coltivato il desiderio di scrivere articoli e cimentarti nel mondo dell’informazione? Allora stai leggendo il giornale giusto. Invia un articolo di prova, a tema libero, all’indirizzo e-mail entrainvdc@vocidicitta.it. L’elaborato verrà letto, corretto ed eventualmente pubblicato. In seguito, ti spiegheremo come iscriverti alla nostra associazione culturale per diventare un membro della redazione.