Lo scorso 18 ottobre, il Presidente americano Barack Obama ha avuto il piacere di invitare, durante l’ultima cena di Stato del proprio mandato, il premier Matteo Renzi accompagnato da alcune delle maggiori eccellenze italiane, la cui notorietà supera i confini nazionali. Infatti il presidente del Consiglio, in compagnia della moglie Agnese, ha portato in visita alla Casa Bianca alcuni personaggi di indubbio spessore o prestigio politico: i premi Oscar Roberto Benigni e Paolo Sorrentino, lo stilista Giorgio Armani, Fabiola Giannotti del CERN, l’atleta paraolimpica Bebe Vio, la sindaca di Lampedusa Giusi Nicolini, Paola Antonelli del M.O.M.A, il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni e la massima autorità anticorruzione italiana Raffaele Cantone.
«Buonasera e benvenuti all’ultima cena di Stato della mia presidenza. Serata interessante. Abbiamo Matteo Renzi che nel suo Paese è chiamato il “rottamatore”. Poi c’è anche Roberto Benigni: speriamo che non salga sui tavoli. Speriamo bene. Ma sarà una bella serata tra amici: l’amicizia tra due Paesi strettamente legati da secoli di storia e di valori comuni e anche l’amicizia con questo premier che rappresenta una generazione di nuovi leader politici. Una volta era il mio ruolo: questa cosa mi fa sentire un po’ vecchio», ha dichiarato Obama al momento di aprire le danze alla cena tenutasi nel South Lawn, il grande prato alle spalle della White House e coperto da un tendone che faceva da sala ricevimento a circa 400 ospiti. Il presidente degli Stati Uniti, fiero del suo ruolo di padrone di casa in occasione di un evento di tale portata, ha trascorso la sua serata tra chiacchere e battute, intrattenendosi spesso, al fianco della sempre presente first lady Michelle, con il premier Renzi e consorte.
Durante il resto della serata, benché gli addetti alla sicurezza si fossero impegnati per tenerli lontani, Roberto Benigni ha approfittato dell’occasione per rilasciare delle dichiarazioni caratterizzate dalla solita ironia ai giornalisti presenti: «Ho detto ad Obama di fermare Renzi, mentre a Michelle ho suggerito di piantare il cavolo nero nel suo orto», ha scherzato. E poi ha continuato, questa volta utilizzando parole di sincero affetto: «È stata una cosa bellissima, con gli Obama ci siamo abbracciati, parlati, scambiati emozioni. Le figlie mi hanno detto che hanno visto il mio film venti volte». Successivamente, è arrivata da Barack una battuta che sarà stata particolarmente gradita al premio Oscar: «Anche la campagna elettorale a volte può essere come l’Inferno di Dante». Certo, la lotta per scongiurare la vittoria di Donald Trump resta, al momento, la priorità per il Presidente uscente, anche se, nonostante tutto, egli sa godersi comunque delle serate di svago in ottima compagnia made in Italy.
Francesco Laneri
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