Sul “Washington Post”, il noto giornalista Bob Woodward ha rivelato quali saranno le informazioni di massima segretezza che verranno prossimamente rivelate al nuovo Presidente degli Stati Uniti d’America, Donald Trump.
Il dossier sulla sicurezza nazionale verrà consegnato subito prima del giuramento d’insediamento alla Casa Bianca. Woodward avverte: «Una delle fasi più importanti della transizione include i briefing su capacità di intelligence, operazioni segrete e sugli straordinari poteri che saranno nelle sue mani una volta che sarà Comandande in capo». Il presidente uscente, Barack Obama, ricevette il suo primo e unico aggiornamento sui dati della sicurezza nazionale l’8 dicembre 2008. Questa informazione, tuttavia, non è sufficiente a conoscere il giorno in cui il miliardario texano riceverà lo stesso tipo di informazioni, consideratone lo stampo top secret.
Il primo fascicolo conterrà, secondo il giornalista, «fonti e metodologie, tecniche e umane, dell’intelligence, che forniscono la base per lanciare attacchi con i droni e operazioni coperte. Se volesse, Trump potrebbe conoscere i nomi di decine di agenti pagati dalla CIA all’estero (normalmente i presidenti non li chiedono), e le tecniche di intercettazione, catalogazione e messa a disposizione di dati della NSA». Il secondo fascicolo, invece, terrà informato Trump sulle operazioni in corso della CIA nelle varie parti del globo, in particolare «il permesso di condurre operazioni di antiterrorismo letali in oltre una dozzinaa di Paesi; altre sono più specifiche e danno il via libera a sforzi clandestini per fermare genocidi o finanziare ribelli o partiti d’opposizione», ha affermato il giornalista statunitense.
Infine, il terzo aggiornamento riguarderà le previsioni inerenti i cosiddetti “codici nucleari”, all’interno dei quali sono contenuti piani di emergenza, in previsione di eventuali attacchi di altre nazioni, contro i quali sarebbe necessario rispondere con la massima potenza bellica disponibile. La valigetta contenente queste misure nucleari viene denominata The football, poiché portata a mano da un assistente militare del presidente in qualunque momento della giornata. «Sto ereditando un mondo che può saltare in aria in ogni istante, in una mezza dozzina di modi diversi. E io ho qualche potente, ma limitata e forse persino dubbia capacità per impedirlo», disse Barack Obama quando venne in possesso di queste scottanti informazioni, così importanti da mettere paura a chiunque essere umano che abbia responsabilità nel custodirle. Adesso la palla passa a Donald Trump, che, per il bene di tutti, dovrà essere in maniera diligente l’uomo più potente al mondo.
Francesco Laneri
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