Forse il personaggio più amato dei videogiochi, Super Mario dice addio all’uomo a cui si ispirarono i creatori per scegliere il suo nome. Mario Segale, infatti, si è spento all’età di 84 anni. Una storia di riconoscenza quella che lega il defunto al celeberrimo idraulico con il cappello rosso.
“Super” Mario Segale era un imprenditore immobiliare negli Stati Uniti, più precisamente a Washington. Negli anni Ottanta, la Nintendo prese un affitto un magazzino proprio da lui e decise, in seguito alla creazione del personaggio, di rendergli omaggio dandogli il suo nome. Inizialmente, infatti, Super Mario si chiamava Jumpman, ma la grande generosità di Segale spinse l’azienda a cambiare nome. A quei tempi, infatti, la Nintendo non era blasonata e finanziariamente forte come oggi. Ma, Segale concesse a tutti di rimanere nonostante gli arretrati nei pagamenti.
Il personaggio di Mario fece il suo primo debutto all’inizio degli anni Ottanta nel gioco di Donkey Kong. Per via delle sue caratteristiche, quelle di saltare e rompere mattoncini, il suo primo nome fu Jumpman. Nessuno, si sarebbe aspettato, però, del grande successo che avrebbe avuto in seguito. Il suo creatore, Shigeru Miyamoto, infatti, decise di modificare un gioco di Braccio di Ferro, di cui erano stati acquisiti i diritti. Qui, Mario doveva affrontare il nemico King Kong, divenuto Donkey Kong.
Come detto, fu la grande bontà di Segale a convincere l’azienda a trasformare il nome in Mario, oltre che, per l’idea iniziale, anche la somiglianza con lui. Un vero e proprio segno del destino, dato che, da quel momento, la fama di Super Mario crebbe di anno in anno. Oltre 100 i giochi in cui appare l’idraulico. Tantissimi i gadget e giocattoli ispirati a lui. Senza contare i film. Insomma, un successo senza eguali e che ha reso Mario uno dei personaggi più famosi al mondo e la mascotte della Nintendo. Si può dire che, in parte, Segale continuerà a vivere in Super Mario.
Andrea Lo Giudice
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