Fumare cannabis è ormai una delle pratiche più assidue esistenti al mondo: per molti ragazzi, infatti, le sigarette sono superate, fuori moda oltre che incapaci di elargire l’effetto dato da uno spinello. Tuttavia, vi sono dodici curiosità che non tutti coloro che fumano Cannabis e marijuana conoscono.
Nonostante le origini esatte della cosiddetta Cannabis Sativa non siano note, si presume che la sua genesi risalga al Neolitico (8000-5000 a.C.), periodo in cui veniva utilizzata per produrre fibre tessili e reti da pesca, venendone consumati anche i semi. Sono stati rinvenuti resti del suo impiego in Cina, Turkestan, Honk Hong e altri Paesi, oltre a un testo cinese in cui si attesta il suo impiego in ambito medico, cosa su cui, comunque, non tutti gli scienziati sono d’accordo.
Ogni qualvolta si parla di ciò che viene introdotto all’interno di uno spinello, si tende spesso a fare confusione. La marijuana è una sostanza psicoattiva ottenuta attraverso l’essiccazione delle infiorescenze della Cannabis Sativa ed è l’unica a essere adoperata a scopo ludico: funge da “terapeutico” poiché di derivazione genotipica THCAS, meglio conosciuta come Canapa indiana. Gli effetti rilassanti sono dovuti al tetraidrocannabinolo (THC), elemento psicotropo dalle conseguenze alquanto benefiche. Al giorno d’oggi, sono state immesse sul mercato tipologie di marijuana contenenti tetraidrocannabinolo 5-6 volte maggiore rispetto all’originale.
Secondo uno studio della Washington State University, le donne, grazie agli estrogeni, sono più inclini a subire gli effetti salutari della marijuana. Sviluppano più facilmente la dipendenza, dovendone, pertanto, aumentare le dosi per continuare a ottenere i risultati sperati. A ogni consumatrice di sesso femminile, ne corrispondono due di sesso maschile.
Cannabis e Marijuana: mai abusarne durante l’adolescenza
Durante il periodo adolescenziale, il cervello attraversa una fase di continuo sviluppo, consolidamento e riduzione di determinate connessioni neurali: se un ragazzo comincia a fare uso eccessivo di marijuana in piena giovinezza, non solo rischia di compromettere il regolare funzionamento delle cellule nervose, ma potrebbe anche incorrere, più avanti nella vita, in malattie come la schizofrenia, la depressione e ad eventuali disturbi dell’apprendimento. Lavorando similmente agli endocannabinoidi, ordinari neurotrasmettitori encefalici, la sostanza impedisce, difatti, il loro naturale meccanismo, danneggiando gravemente le terminazioni nervose.
A parte il pericolo di infarti – dovuti all’aumento del battito cardiaco e della pressione sanguigna esercitati dall’utilizzo della marijuana – e di contrarre il cancro ai testicoli – grazie al suo intervento sugli endocannabinoidi, alterandone il corretto funzionamento -, la marijuana funge anche da antidolorifico nei confronti di patologie come il Parkinson, le demenze, gli effetti della chemioterapia e quant’altro.
La variante più potente della marjuana è quella ottenuta ostacolando la fecondazione delle infiorescenze delle piante femmine di Cannabis: in questo modo, viene amplificato il contenuto di THC, ma soprattutto di resina.
Gli animali domestici non sono esenti dalle conseguenze provocate dal consumo di Cannabis: è frequente, infatti, vederne di ricoverati per ingerimento di pezzetti di hashish lasciati per sbaglio sul pavimento. Qualora ci si accorgesse di pupille dilatate, movimenti muscolari scoordinati o iper eccitazione sui piccoli amici a quattro zampe, rivolgersi immediatamente al proprio veterinario affinché effettui subito una lavanda gastrica.
Fame irregolare
Il THC agisce anche su una molecola presente nei neuroni del bulbo olfattivo, il quale riceve gli stimoli dal naso: in questo modo, accresce la percettibilità degli odori, aumentando, di conseguenza, la fame in modo irregolare.
Adorazione della Cannabis
Per i seguaci del rastafarianesimo, religione sviluppatasi in Jamaica sulla scia del Cristianesimo intorno agli anni ’30 del ventesimo secolo, la marijuana, a parte ricoprire un ruolo officinale, viene impiegata anche come sussidio nel raggiungimento di un certo livello di meditazione. Si dice, appunto, che essa sia citata nella Bibbia e che il suo utilizzo possa permettere il conseguimento di una certa illuminazione spirituale.
Facoltà inaspettata della Cannabis
In relazione a una ricerca della California State University del 2012, la canapa avrebbe anche un legame con i Moai dell’isola di Pasqua. Si dice che gli antichi polinesiani, per dislocare le imponenti statue da un punto a un altro, si munirono di funi di canapa intrecciate, le quali tese permisero loro di trasportarle per oltre 100 metri in meno di un’ora.
Coltivazione della Marijuana
La coltivazione di Cannabis non riguarda del tutto piantagioni propriamente verdi, a meno che non venga seminata all’esterno o per mezzo di lampadine LED a basso consumo energetico. Secondo un report divulgato nel 2011 dal Lawrence Berkeley National Laboratory, per un singolo spinello, in colture indoor, si producono 0,9 kg di CO2, l’equipollente di quanto emesso da una lampadina azionata da circa 17 ore.
Un’analisi del 2012 condotta dall’Istituto di Inquinamento Atmosferico di Roma (CNR), ha rilevato tracce di marijuana presenti nell’aria circostante il Colosseo e il Pantheon, oltre che a Torino, Firenze, Milano, Napoli e Bologna.
Anastasia Gambera
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