Alzando gli occhi in cielo si potevano intravedere, nel periodo autunnale, tanti piccoli puntini neri che si dirigevano verso il sud del mondo. Erano i piccioni migratori, oggi totalmente estinti. Ne rimangono solo gli esemplari impagliati nelle stanze dei musei, perché Ectopistes Migratorius è ormai un uccello ufficialmente estinto. Tanti sono stati gli studiosi che hanno provato a dare una logica spiegazione a questa massiccia scomparsa. Il magazine Science, come citato da Repubblica, ha recentemente pubblicato un articolo in cui spiega che il motivo della scomparsa di questi piccioni va ricercato attraverso la loro storia, la grandezza della popolazione di questi uccelli e nelle pressioni umane che, secondo il magazine, favorirono nel tempo il loro tracollo.
Analizzando il DNA dei piccioni migratori conservati nei musei e degli uccelli più vicini a loro, le colombe fasciate (Patagioenas Fasciata), il team di Beth Shapiro dell’Università della California di Santa Cruz, ha scoperto che il DNA dei piccioni migratori aveva una bassa variabilità genetica, frutto, spiegano, di una selezione naturale che ha favorito il diffondersi di mutazioni buone, soppiantando quelle svantaggiose. Nelle colombe fasciate è stata trovata in anch’essi la bassa variabilità genetica. Un risultato, per i ricercatori, alquanto sorprendente visto che è sempre stato sostenuto che popolazioni più ampie abbiano variabilità genetiche maggiore. Allo stesso modo, la selezione naturale tende ad avere influenze maggiori su grandi popolazioni.
Estinzione di massa con l’arrivo dell’uomo
Con l’arrivo dell’uomo e della caccia, tutto ciò che per i piccioni viaggiatori era scientificamente vantaggioso (geni che mostravano adattamento evolutivo, collegati alcuni alle preferenze alimentari, altri al funzionamento del sistema immunitario) divenne svantaggioso, a causa del restringimento della popolazione dei piccioni migratori. La diminuzione della variabilità genetica, cioè l’abbassamento della quantità della specie in natura, mise in serio pericolo la sopravvivenza della specie, rendendola più vulnerabile. Sostanzialmente i piccioni migratori rimasti non riuscirono ad adattarsi ai cambiamenti e, col tempo, si estinsero.
L’adattamento in diverse situazioni può essere considerato come una sorta di jolly. Spesso anche per le specie numerose diventa difficile “vincere” contro il cambiamento, portandole lentamente all’estinzione.
Valentina Friscia
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