Le alghe tossiche si stanno diffondendo anche nell’Oceano Atlantico e nel Pacifico. La causa principale di questa imponente proliferazione, secondo un recente studio della Stony Brook University di New York, è il riscaldamento globale. La ricerca, pubblicata sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences, ha combinato diversi dati sulla variazione della temperatura degli oceani dal 1982, studiando le caratteristiche biologiche di due tra le alghe più tossiche presenti in natura, l’Alexandrium e il Dinophysis. Dai risultati riportati da Repubblica si evince che, negli ultimi anni, ampie zone dell’Atlantico e del Pacifico settentrionali hanno visto crescere la propria temperatura, diventando così più “ospitali” per le alghe. Ne è conseguito, quindi, una enorme proliferazione di questi microrganismi, i quali trasmettono le loro tossine all’uomo attraverso i molluschi.
Gli autori della ricerca sostengono che: «La presenza di alghe tossiche non è un fenomeno nuovo, ma la distribuzione, la frequenza e l’intensità di questi eventi sono aumentate in tutto il pianeta, e questo studio lega il fenomeno al riscaldamento di alcune regioni del Nord Atlantico e del Pacifico». Il riscaldamento della Terra sta causando diversi disastri ambientali. Alghe tossiche, innalzamento dei mari e diminuzione del plancton oceanico, sono solo alcune delle conseguenze del poco rispetto dell’ambiente da parte dell’uomo.
Valentina Friscia
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